procedura n.14/2016 - AREZZO - Locale commerciale 1/1 dell’intera proprietà dell’unità immobiliare posta in Arezzo via Carlo Pisacane n 48, piano terra, con identificazione catastale nel Comune di Arezzo sezione A, foglio 121, particella 33, zona cens. 2, Categoria D/8, rendita € 7.651,83. L'area privata nella quale è posizionato l'immobile in oggetto è ampia e di forma poligonale. L'edificio, in posizione centrale, è formato da una struttura puntiforme costituita da pilastri visibili internamente lungo le pareti per

Codice lotto: LOTTO UNICO

AREZZO - Locale commerciale 1/1 dell’intera proprietà dell’unità immobiliare posta in Arezzo via Carlo Pisacane n 48, piano terra, con identificazione catastale nel Comune di Arezzo sezione A, foglio 121, particella 33, zona cens. 2, Categoria D/8, rendita € 7.651,83.
L'area privata nella quale è posizionato l'immobile in oggetto è ampia e di forma poligonale. L'edificio, in posizione centrale, è formato da una struttura puntiforme costituita da pilastri visibili internamente lungo le pareti perimetrali. All'interno l'area è libera da pilastri. Si tratta di un edificio formato da volumi sfalsati di cui il deposito, individuato nella planimetria catastale con la lettera "A", è il volume principale, dotato di vari ingressi e con altezza interna di circa 6 metri. In un angolo dello stesso sono presenti servizi igienici illuminati ed areati dall'esterno con sovrastante soppalco. Attigui al corpo principale ci sono tre locali destinati ad uffici e sala d'attesa oltre un ampio locale destinato all'esposizione; questi ultimi volumi hanno un'altezza inferiore rispetto al locale deposito. I vani ufficio sono tamponati con vetri a specchio visibili per chi arriva all'ingresso dell'esposizione. Dietro l'edificio sono presenti due corpi di fabbrica destinati a deposito "B" ed a cella frigorifera "C"; quest'ultima è coperta da una tettoia di più ampia consistenza rispetto alla cella "C". Inoltre, entrando nel lato destro del resede sono presenti tettoie disposte in linea lungo il confine dell'area.
Si precisa che i manufatti “B” e “C” sono stati oggetto delle pratiche di condono n. 11892/95 e 11983/95, nessuna delle quali risulta conclusa nonché l’esistenza di tettoie di maggior consistenza rispetto alle planimetrie catastali, per cui vi è difformità urbanistica e catastale.