procedura n.523/2017

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà del compendio immobiliare sito in Roma, Via Vico Consorti n. 80, facente parte del “Consorzio Unitario Torrino Mezzocamino”, e precisamente:
- villa al piano terra, interno 1, con area esterna di pertinenza adibita a giardino a cui si accede tramite due cancelli metallici prospicienti Via Vico Consorti, uno pedonale ed uno carrabile (quest’ultimo di pertinenza del sub 503), di fatto divisa in tre unità immobiliari tra loro non comunicanti: la prima unità è composta da un ampio locale con angolo cottura - classificato nell’attuale planimetria catastale come portico ma di fatto reso abitabile tramite chiusure complete nelle pareti di facciata - tre camere ed un bagno; la seconda unità, cui si accede attraverso una porta finestra dal giardino di pertinenza del sub 503, è composta da un ampio ambiente con camino ed un bagno; la terza unità, cui si accede tramite una porta finestra dalla corte di pertinenza del sub 503, è composta da locale con angolo cottura, una camera ed un bagno. Superficie lorda 224,28 mq la villa e 255,00 mq il giardino, identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1150, particella 3119, sub 501, z.c. 6, Cat. A/7, classe 4, vani 6, R.C. €. 898,64, piano T, confinante con distacco stessa particella sub 503, con distacco su Via Vico Consorti e con corte interna, salvo altri.
Gli immobili non risultano regolari per la legge n. 47/1985 e la costruzione non è antecedente al 01/09/1967.
Non sussiste il certificato di agibilità né risulta presentata specifica domanda presso il competente ufficio. Come esposto dall’esperto stimatore nella sua perizia, non è possibile ottenere il certificato di agibilità in quanto quasi tutti i locali presentano un’altezza utile inferiore all’altezza utile minima richiesta dalle attuali norme presenti nel testo coordinato ed aggiornato del Regolamento Edilizio del Comune di Roma.
Per il fabbricato oggetto di pignoramento è stata rilasciata concessione edilizia in sanatoria n. 212942 del 19/01/2000. Successivamente, in data 09/12/2004 è stata presentata istanza di condono (Prot. U.C.E. n. 0/577844 sot.0) diretta ad ottenere un’ulteriore concessione in sanatoria ex legge 326/03 e L. Reg.le n. 12/04 per opere abusive riguardo alla quale l’U.C.E. in data 27/08/2013 ha notificato alle istanti preavviso di rigetto prot. n. 2013/61793 e, a seguito delle osservazioni presentate all’UCE con prot. 73932 del 14710/2013 (e successive integrazioni prot. 58134 del 16/04/2014 e prot. 12935 del 28/08/2014), l’UCE in data 22/03/2019 Proc. 51574 ha espresso parere tecnico favorevole al rigetto dell’istanza di condono per le ragioni meglio specificate dall’esperto stimatore nella sua perizia.
Per la villa non sussiste corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale mentre sussiste detta corrispondenza per il magazzino. Per entrambi non sussiste corrispondenza fra lo stato dei luoghi ed il progetto allegato all’ultima autorizzazione che coincide con la concessione in sanatoria del 19/01/2000.
Su tutto il compendio immobiliare risulta la trascrizione in data 23/04/2012 al n. 31500 di formalità di una domanda giudiziale che non potrà essere cancellata con il decreto di trasferimento.
Gli immobili si vendono nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, come meglio descritti nella perizia dell’esperto stimatore in atti anche con riguardo alle irregolarità urbanistiche ed edilizie, ai costi per la demolizione e la costruzione di immobili di medesima cubatura di quelli oggetto della concessione edilizia in sanatoria n. 212942 del 19/01/2000 e per il ripristino dell’area a verde compresa recinzione e viabilità interna, costi di cui si è tenuto conto nel prezzo di stima.
Gli immobili sono liberi.

Piena proprietà del compendio immobiliare sito in Roma, Via Vico Consorti n. 80, facente parte del “Consorzio Unitario Torrino Mezzocamino”, e precisamente:
- magazzino al piano terra, interno 2, con area esterna di pertinenza adibita a giardino, a cui si accede tramite due cancelli metallici prospicienti Via Vico Consorti, uno carrabile ed uno pedonale (quest’ultimo di pertinenza del sub 501), composto da due ambienti tra loro collegati, uno adibito a cucina con angolo cottura ed un bagno, l’altro adibito ad abitazione. Superficie lorda 47,00 mq il magazzino e 286,00 mq il giardino, identificato al Foglio 1150, particella 3119, sub 501, z.c. 6, Cat. C/2, classe 7, consistenza 44 mq, R.C. €. 129,53, piano T, confinante con distacco stessa particella sub 501, con distacco su Via Vico Consorti, con corte interna e con altra proprietà, salvo altri.
Gli immobili non risultano regolari per la legge n. 47/1985 e la costruzione non è antecedente al 01/09/1967.
Non sussiste il certificato di agibilità né risulta presentata specifica domanda presso il competente ufficio. Come esposto dall’esperto stimatore nella sua perizia, non è possibile ottenere il certificato di agibilità in quanto quasi tutti i locali presentano un’altezza utile inferiore all’altezza utile minima richiesta dalle attuali norme presenti nel testo coordinato ed aggiornato del Regolamento Edilizio del Comune di Roma.
Per il fabbricato oggetto di pignoramento è stata rilasciata concessione edilizia in sanatoria n. 212942 del 19/01/2000. Successivamente, in data 09/12/2004 è stata presentata istanza di condono (Prot. U.C.E. n. 0/577844 sot.0) diretta ad ottenere un’ulteriore concessione in sanatoria ex legge 326/03 e L. Reg.le n. 12/04 per opere abusive riguardo alla quale l’U.C.E. in data 27/08/2013 ha notificato alle istanti preavviso di rigetto prot. n. 2013/61793 e, a seguito delle osservazioni presentate all’UCE con prot. 73932 del 14710/2013 (e successive integrazioni prot. 58134 del 16/04/2014 e prot. 12935 del 28/08/2014), l’UCE in data 22/03/2019 Proc. 51574 ha espresso parere tecnico favorevole al rigetto dell’istanza di condono per le ragioni meglio specificate dall’esperto stimatore nella sua perizia.
Per la villa non sussiste corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale mentre sussiste detta corrispondenza per il magazzino. Per entrambi non sussiste corrispondenza fra lo stato dei luoghi ed il progetto allegato all’ultima autorizzazione che coincide con la concessione in sanatoria del 19/01/2000.
Su tutto il compendio immobiliare risulta la trascrizione in data 23/04/2012 al n. 31500 di formalità di una domanda giudiziale che non potrà essere cancellata con il decreto di trasferimento.
Gli immobili si vendono nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, come meglio descritti nella perizia dell’esperto stimatore in atti anche con riguardo alle irregolarità urbanistiche ed edilizie, ai costi per la demolizione e la costruzione di immobili di medesima cubatura di quelli oggetto della concessione edilizia in sanatoria n. 212942 del 19/01/2000 e per il ripristino dell’area a verde compresa recinzione e viabilità interna, costi di cui si è tenuto conto nel prezzo di stima.
Gli immobili sono liberi.