procedura n.228/2020 - Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su porzione immobiliare facente parte del complesso edilizio denominato Isola 26 Nord sita nel Comune di Roma, località Casalpalocco, Viale Gorgia Di Leontini n. 330, villino n. 26, interno 1 e, precisamente: - Abitazione in villino sviluppantesi sui piani S1, rialzato e primo, distinto con il num. int. 1, composto: al piano portico/seminterrato da box auto, ingresso con vano scala, 3 vani e porzioni di giardino; al piano rialzato da scale, salone

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su porzione immobiliare facente parte del complesso edilizio denominato Isola 26 Nord sita nel Comune di Roma, località Casalpalocco, Viale Gorgia Di Leontini n. 330, villino n. 26, interno 1 e, precisamente:
- Abitazione in villino sviluppantesi sui piani S1, rialzato e primo, distinto con il num. int. 1, composto: al piano portico/seminterrato da box auto, ingresso con vano scala, 3 vani e porzioni di giardino; al piano rialzato da scale, salone e cucina, bagno e terrazzo coperto con scala verso giardino posteriore; al piano primo da stanza da letto padronale con bagno, 2 stanze, corridoio e bagno. E cosi compl. da 9,5 vani cat. e giardino annesso aventi una superf. conv. compl. di 161,65 mq.
L’immobile confina con via Etolo, appartamento num. int. 2 del villino n. 26, appartamento distinto con il num. int. 6 del villino n.25, salvo altri.
L’immobile è identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 1114, particella 3377 sub. 1, graffata con le particelle 5182 e 5188, zona censuaria 6, categoria A/7, classe 6, consistenza 9,5vani, superficie catastale totale 204 mq., totale escluse aree scoperte 194 mq., rendita euro 1.962,54, indirizzo: Viale Gorgia Di Leontini n. 330, piano T-1-S1, int.1.
L'immobile risulta regolare per la legge n° 47/1985. La costruzione non è antecedente al 01/09/1967. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L'immobile risulta agibile.
L'immobile in oggetto è stato costruito in base ed in conformità della licenza edilizia rilasciata dal Comune di Roma in data 16 dicembre 1969, protocollo n. 2063, e successiva variante in data 12 gennaio 1972 n. 60, ed è stato dichiarato abitabile con licenza rilasciata dal detto Comune in data 1° settembre 1972 n. 687. L’immobile è stato oggetto di opere di ampliamento, per le quali è stata rilasciata dal Comune di Roma concessione edilizia in sanatoria in data 15 marzo 1999, n. 163887, protocollo 79831/86. Il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale non ha ancora consegnato copia dei titoli edilizi, richiesti dall’esperto stimatore.
Lo stato dei luoghi dell’immobile non corrisponde alla planimetria catastale, in quanto sono stati eseguiti i seguenti abusi: diversa distribuzione degli spazi interni; al piano portico/seminterrato è stato ricavato nell'intercapedine un vano aggiuntivo con finestra, comunicante con vano esistente, detto abuso non è sanabile, ma ripristinabile con costi pari a circa euro 15.000,00 a carico dell’aggiudicatario; al piano portico/seminterrato è stata eliminata la scaletta posteriore e creata una finestra; al piano rialzato è stata aumentata la superficie del terrazzo posteriore su locale seminterrato aggiuntivo; al primo piano è stato modificato il bagno della camera padronale con abbattimento dei relativi tramezzi divisori. La diversadistribuzione interna dei locali può essere sanata con una C.I.L.A. in Sanatoria (ai sensi del D.P.R. 380/01 - opere di manutenzione straordinaria) mediante il pagamento di € 251,24 quali diritti di segreteria ed € 1.000,00 per un totale di € 1.251,24. Il costo della pratica è valutato in € 2.500,00; per tali modifiche è necessario effettuare un nuovo accatastamento con nuovo DOCFA per un importo di circa € 500,00 al netto di IVA e CAP. Gli oneri a carico dell’aggiudicatario per la regolarizzazione dell’immobile ammontano così complessivamente a circa euro 4.500,00 al netto di iva e cap.
Formalità pregiudizievoli: un’ipoteca volontaria, tre ipoteche legali, un’ipoteca giudiziale e un pignoramento, tutti cancellabili con il decreto di trasferimento.
Stato di occupazione: occupato dal debitore esecutato che vi abita (non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento).
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.