procedura n.1155/2018 - Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su villetta sita in Roma – Via Segrate, 107 piano T-1-2, che si sviluppa su tre livelli: un piano terra, primo e secondo piano; si tratta di villetta bifamiliare suddivisa in due unità immobiliari (A e B), così composta: unità A) piano terra con soggiorno con angolo cottura, bagno, camera, vano scala e corte esclusiva; piano primo con disimpegno, bagno, camera e balcone; unità B) piano terra con corte esclusiva e box auto; piano primo soggiorno con

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su villetta sita in Roma – Via Segrate, 107 piano T-1-2, che
si sviluppa su tre livelli: un piano terra, primo e secondo piano; si tratta di villetta bifamiliare suddivisa in
due unità immobiliari (A e B), così composta: unità A) piano terra con soggiorno con angolo cottura,
bagno, camera, vano scala e corte esclusiva; piano primo con disimpegno, bagno, camera e balcone; unità
B) piano terra con corte esclusiva e box auto; piano primo soggiorno con angolo cottura, wc, vano scala,
due balconi e vano tecnico; piano secondo con disimpegno, tre camere, bagno oltre balcone, per
complessivi mq. 249,05, oltre giardino (mq. 135,80), tre balconi scoperti (mq. 73,23) e locale deposito
(mq. 5,63).
Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 184, part. 819, zona cens. 6, cat. A/7, cl.
6, cons. 9 vani, sup. catastale Totale 81 mq. Totale escluse aree scoperte 81 mq, rendita € 1.859,24; piano
T-1-2
Confina con distacco Via Segrate, distacco Via Linarolo e Via Segrate n. 105, salvo altri.
L’immobile è sito a Palmarola, frazione di Roma Capitale (zona “O” 10) situata in zona Z. L Ottavia, nel territorio del Municipio Roma XIV (ex Municipio Roma XIX); è situata a nord ovest della capitale,
incuneata fra il Grande Raccordo Anulare a ovest e Via di Casal del Marmo a est. Le abitazioni in questa
zona sono costituite per lo più da villette autonome mentre persistono ampie zone verdi. La zona è
servita.
L’immobile risulta in discrete condizioni di manutenzione per quanto riguarda l’interno, mentre per
quanto riguarda l’esterno comprese le facciate si trova in cattive condizioni di manutenzione.
Il bene pignorato non risulta regolare per la legge n. 47/1985. La costruzione non è antecedente al
01/09/1967. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri, né diritti demaniali, usi civici o
servitù. L’immobile non risulta agibile. La costruzione di cui fa parte l'immobile pignorato è stata
costruita abusivamente, ma è stata presentata domanda di condono in data 29/03/1986 prot.
86/000067658/001 per cui è stata rilasciata concessione in sanatoria n. 280171 in data 29/05/2002. Non
esiste corrispondenza tra il progetto sanato e lo stato dei luoghi; le difformità consistono in diversa
distribuzione interna, divisione in due unità immobiliari, ampliamento della superficie non residenziale,
realizzazione di cucina nel piano cantinato. Non sussiste, inoltre, corrispondenza catastale in quanto sono
presenti le seguenti difformità: 1) l’accatastamento è errato in quanto non riporta la reale consistenza
condonata e non riporta in planimetria la corte; è necessario effettuare una correzione dell’accatastamento
tramite presentazione nuova Dogfa; 2) rispetto alla planimetria depositata si è riscontrata una diversa
distribuzione interna con aggiunta di una seconda scala interna e l'immobile è stato diviso in due unità
immobiliari; è necessario nuovo accatastamento previo titolo edilizio in sanatoria. Ai fini della
regolarizzazione urbanistica è necessario inoltrare una SCIA in sanatoria ed a seguire il relativo
accatastamento per un onere pari a circa € 1.566,00 di diritti e sanzioni amministrative e circa € 3.000,00
di oneri professionali per la pratica e relativo accatastamento, per un totale di circa €4.566,00.
Non esistono il certificato energetico dell'immobile/APE, la dichiarazione di conformità dell'impianto
elettrico, la dichiarazione di conformità dell'impianto termico e la dichiarazione di conformità
dell'impianto idrico.
L’immobile non fa parte di un condominio.
Stato di occupazione: L’immobile è abitato in parte da un debitore, ma entrambi gli esecutati hanno la
residenza presso di esso; altra parte dell’immobile è occupato da terzi senza titolo; emesso ordine di
liberazione.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.