procedura n.1037/2017 - Piena proprietà di appartamento in Roma (RM), Via dei Tigli n. 4, piano 4, interno 13. L’unità immobiliare è parte di un fabbricato plurifamiliare. L’appartamento è composto da ingresso, due camere (di cui una di dimensioni inferiori a quelle stabilite dal Regolamento edilizio di Roma e pertanto da considerarsi ripostiglio/deposito), soggiorno con angolo cottura, bagno, terrazzo e balcone, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 66,00 circa. Confina a nord, ad est ed a sud con affacc

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di appartamento in Roma (RM), Via dei Tigli n. 4, piano 4, interno 13. L’unità immobiliare è parte di un fabbricato plurifamiliare. L’appartamento è composto da ingresso, due camere (di cui una di dimensioni inferiori a quelle stabilite dal Regolamento edilizio di Roma e pertanto da considerarsi ripostiglio/deposito), soggiorno con angolo cottura, bagno, terrazzo e balcone, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 66,00 circa. Confina a nord, ad est ed a sud con affaccio su distacco con altri edifici ad uso abitativo e ad ovest con il corpo scale condominiale ed altra unità abitativa int. 14, salvo altri. È identificato al catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 946, Particella 231, Sub 13, z.c. 4, cat. A/2, cl. 2, consistenza 3,5 vani, superficie catastale totale 59 mq., totale escluse aree scoperte 52 mq, Rendita € 723,04, Via dei Tigli n. 4, piano 4, interno 13. L’immobile è occupato da terzi in virtù di contratto di locazione non opponibile alla procedura. È stato emesso l’ordine di liberazione. Con provvedimento in data 10/12/2020 il G.E. ha autorizzato il differimento dell’attuazione dell’ordine di liberazione all’aggiudicazione. In base alle ricerche ed alle verifiche effettuate dall’Esperto deve ritenersi che il fabbricato di cui è parte l’immobile sia stato edificato in data antecedente al 01/09/1967 e risalga presumibilmente agli anni 30 rintracciandosi la sagoma dell’edificio in costruzione già nelle foto storiche del Governatorato del 1933 e del 1943. L’appartamento de quo, inoltre, risulta essere stato oggetto di compravendita ante 1967 con atto del 22/03/1955 (trascritto il 29/03/1955 ai nn. 18197/12864 di formalità), e successivamente con atto del 10/08/1966 (trascritto in data 11/08/1966 ai nn. 64278/42954 di formalità). Dalle ricerche effettuate non sono stati reperiti né l’eventuale titolo edilizio né ulteriori pratiche edilizie relative alle variazioni di distribuzione interna risultanti dalla visura catastale storica, come meglio indicato in perizia. L’immobile risulta privo del Certificato di Agibilità. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione. Risultano le seguenti formalità pregiudizievoli trascritte antecedentemente al pignoramento ma successivamente all’iscrizione di ipoteca del creditore procedente e non opponibili: trascrizione del 20/05/2008 ai nn 64551/36157 di formalità relativa alla domanda giudiziale di esecuzione in forma specifica nonché trascrizione del 30/01/2013 ai nn. 10316/7873 di formalità relativa alla conseguente Sentenza traslativa sottoposta a condizione sospensiva (indicata nel quadro “D” della nota di trascrizione), il cui avveramento non risulta annotato, come pure indicato nella relazione notarile e nella perizia dell’Esperto. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.