procedura n.611/2017 - Piena proprietà di immobile in Roma, Via Braccianense n.96 edificio isolato, scala B, interno 3, piano S1, costituito da un monolocale con accesso al piano terra dal portone principale della scala B, attualmente utilizzato come ufficio, dotato di un servizio igienico, predisposizione per angolo cottura e per impianto di riscaldamento, con corte esclusiva, il tutto per una superficie convenzionale di mq. 44,86 circa. Confinante con subalterno n. 146, subalterno n. 2, subalterno n. 5, distacco su

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di immobile in Roma, Via Braccianense n.96 edificio isolato, scala B, interno 3, piano S1, costituito da un monolocale con accesso al piano terra dal portone principale della scala B, attualmente utilizzato come ufficio, dotato di un servizio igienico, predisposizione per angolo cottura e per impianto di riscaldamento, con corte esclusiva, il tutto per una superficie convenzionale di mq. 44,86 circa. Confinante con subalterno n. 146, subalterno n. 2, subalterno n. 5, distacco su piazzale parcheggi, salvo altri. Identificato al catasto Fabbricati al Foglio 45, Part. 1691, Sub. 109, Zc. 6, Categoria C2. L’immobile è dotato di un Posto auto scoperto situato nel piazzale antistante il compendio immobiliare sito al piano Terra, interno 4, per una superficie convenzionale di mq. 10,00 circa, confinante con marciapiede su due lati, spazio di manovra, altro posto auto, salvo altri. Identificato al catasto Fabbricati al Foglio 45, Part. 1691, Sub. 96, Zc. 6, Categoria C6. Il compendio immobiliare in cui è situata l’unità immobiliare in interesse è stato edificato in forza del progetto n.37458 del 2001, per il quale è stato rilasciato il Permesso di Costruire n.954 del 17/09/2003. Per tale compendio è stata rilasciato il Certificato di Agibilità n.888 del 30/09/2003. Successivamente risulta presentata, presso il Municipio XV, la D.I.A. protocollo n.20065 del 12/05/2005. L’immobile (attualmente utilizzato come ufficio) è accatastato come Cantina (Cat. C2) e presenta delle difformità (per variazioni planimetriche, ampliamento e variazione di destinazione d’uso) meglio descritte nell’elaborato peritale depositato in atti. Ai sensi dell’art. 40 comma 6° della L. 28 febbraio 1985, n. 47 e successive modificazioni ed integrazioni (L. 724/94 e L. 323/03), non ricorrendo i presupposti di legge, perché le ragioni di credito, per cui si interviene o procede, non sono di data anteriore all'entrata in vigore della legge, dette difformità non sono sanabili. L’immobile è attualmente nella disponibilità della parte esecutata. Con ordine di liberazione in corso di esecuzione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale pubblicato