procedura n.279/2020 - 100% piena propr. di fabbricato cielo terra, con accesso indipendente su strada, in Roma, via del Macao n. 6 e precisamente -unità immobiliare avente destinazione alberghiera dislocato tra i piani terra, 1, 2 e 3, collegati tra loro con ascensore e scala interna, oltre mezzanino e un soppalco sopra al piano terra, catastalmente così composti: -al piano terra da una zona ricevimento/hall, corridoi, sala ristorante, cucina e servizi; -al piano mezzanino da un disimpegno e quattro locali deposito;

Codice lotto: 1

100% piena propr. di fabbricato cielo terra, con accesso indipendente su strada, in Roma, via del Macao n. 6 e precisamente -unità immobiliare avente destinazione alberghiera dislocato tra i piani terra, 1, 2 e 3, collegati tra loro con ascensore e scala interna, oltre mezzanino e un soppalco sopra al piano terra, catastalmente così composti: -al piano terra da una zona ricevimento/hall, corridoi, sala ristorante, cucina e servizi; -al piano mezzanino da un disimpegno e quattro locali deposito; -al piano soppalcato da un ripostiglio e un bagno; -al piano 1 da 6 camere con bagni interni, disimpegno-corridoio, terrazze su tre lati, centrale termica e ripostiglio; -al piano 2 da 5 camere con bagni interni, disimpegno- corridoio, ripostiglio e terrazze su 2 lati; -al piano 3 da 5 camere con bagni interni, disimpegno- corridoio, ripostiglio. A confine con:distacco su via del Macao, cortile interno per 2 lati salvi altri e diversi confini. Il tutto censito al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al fg 474, part. 111, sub. 28, z.c. 1, via del Macao n. 6, piano T- 1-2-3, cat. D/2, r.c. € 26.684,00. Lo stato dei luoghi non è conforme alle planimetrie catastali per una diversa distribuzione degli spazi interni (come da allegati alla relazione tecnica da 9.1a a 9.1e) ma è conforme al progetto allegato all’ultimo titolo edilizio oltre citato. Tale difformità potrà essere sanata con una pratica di aggiornamento della planimetria catastale. Fabbricato edificato alla fine del 1800. Per il bene sopra descritto sono state presentate domande di condono n. 244181/1986 sot. 1 e sot. 2, rispettivamente per fusione e cambio di destinazione d’uso ad attività turistica-ricettiva e per ampliamento, cui è seguito il rilascio delle concessioni in sanatoria nn. 288400 e 288401 del 11/11/2002 e del certificato di abitabilità n. 937 del 26/05/2003. A seguire, per interventi di manutenzione e adeguamenti alle normative, sono state presentate la DIA prot. n. 87922 del 18/12/2003 e DIA prot. n. 26780 del 15/04/2004 con Nuovi Tipi in variante e regolarizzazione della precedente, cui è seguita la Comunicazione di fine lavori prot. n. 82528 del 02/12/2004 e il Certificato di Conformità prot. 82530 del 02/12/2004. Si segnala tuttavia che nella relazione tecnica asseverata allegata alla prima DIA si precisa che la struttura portante in muratura, la distribuzione interna e ubicazione del fabbricato non rendono possibile, se non con importanti interventi sulle parti strutturali che lo ridistribuiscano e ne modifichino i prospetti esterni, adeguare la struttura alla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Si segnala che nel Certificato di Conformità citato si esclude l’attestazione per le opere necessarie all’installazione dell’ascensore presentate con DIA prot. n. 55664 del 5/08/2004. Quest’ultima DIA non è stata visionata dal perito. Per questo il perito estimatore, ove sia necessario per adeguamenti di legge, suggerisce un accertamento di conformità e, all’esito, all’aggiornamento della planimetria catastale, il tutto al costo presumibile di € 5.000,00 già detratto dal prezzo di stima. Destinazione urbanistica, eventuali vincoli, formalità pregiudizievoli, parti comuni, e impianti come in perizia. Riguardo alle form. pregiudizievoli si precisa che sugli immobili risulta trascritto un precedente atto di pignoramento (form. n. 31631 del 30/04/2014) estinto con provvedimento del 12/04/2016 cron. n. 6460/2016 ma non ordinato di cancellazione. Detto pignoramento, da cancellarsi a cura dell’aggiudicatario, non potrà essere ordinato di cancellazione con il decreto di trasferimento. L’immobile è nella disponibilità della società esecutata. Emesso ordine di liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti a firma dell’Ing. B. Lo Zupone. Decreto di trasferimento soggetto a iva ai sensi dell’art. 10, comma 8 ter, DPR 633/1972 (iva esente salva opzione)