Appartamento (in edificio di n. 4 unità immobiliari) posto in Comune di Magliano in Toscana, località Sterpeti snc, interno 361, facente parte di un complesso immobiliare, realizzato tra il 2003 e il 2006, destinato a Residenza Turistico Alberghiera (RTA) e Residence. L'immobile si trova nella porzione destinata a Residence. L'unità immobiliare è iscritta al Catasto fabbricati, al Foglio 53 del Comune di Magliano in Toscana, particella 191, subalterno 4, piano T, categoria A/2, classe 3, consist

Codice lotto: LOTTO UNICO

Appartamento (in edificio di n. 4 unità immobiliari) posto in Comune di Magliano in Toscana,
località Sterpeti snc, interno 361, facente parte di un complesso immobiliare, realizzato tra il
2003 e il 2006, destinato a Residenza Turistico Alberghiera (RTA) e Residence. L'immobile si
trova nella porzione destinata a Residence.
L'unità immobiliare è iscritta al Catasto fabbricati, al Foglio 53 del Comune di Magliano in
Toscana, particella 191, subalterno 4, piano T, categoria A/2, classe 3, consistenza vani 4,
superficie catastale totale mq. 74, escluse aree scoperte mq. 69, Rendita Catastale Euro 444,15.
Sono compresi i proporzionali diritti sui subalterni 1 e 2 (corte e scannafosso) della medesima
particella 191, beni comuni non censibili, in comune alle 4 unità immobiliari dell'edificio.
Risultano i seguenti confini: subalterno 1 (corte comune), subalterno 2 (scannafosso), subalterno
3, particella 63 del medesimo foglio 53.
Atti e convenzioni sottoscritti con il Comune prevedono l'obbligo di mantenere le destinazioni
urbanistiche dell'intero complesso (Residence, RTA, ristorante, ecc.) ed in particolare di
garantire la gestione unitaria dell'insediamento alberghiero e di quello extra-alberghiero, nonché
dei relativi servizi, anche in caso di cessione delle singole unità immobiliari a singoli proprietari.
Stato di occupazione: l'appartamento è affittato a Società che si occupa della gestione della
struttura con contratto di affitto stipulato nel maggio 2022 e avente valore novennale rinnovabile
per ulteriori 9 anni.
All'appartamento, posto al piano terreno di un edificio di n. 4 unità immobiliari (2 al Piano terra
e 2 al Piano 1°), si accede dalla viabilità interna al complesso turistico ricettivo di cui esso fa
parte. Attraverso una corte comune, delimitata da siepe e sistemata a verde, si arriva ad un
portico, di proprietà esclusiva, antistante l'ingresso dell'abitazione.
Essa è costituita dai seguenti locali: pranzo-soggiorno con angolo cottura, disimpegno, n. 2
bagni, n. 2 camere. Gli infissi sono in legno, i pavimenti in gres tipo cotto, i rivestimenti di
bagno e angolo cottura sono in ceramica bianca. La Superficie utile calpestabile dell'unità
immobiliare è di mq 58,65 per l'abitazione, oltre mq 13,96 di portico.
L'unità immobiliare è allacciata alle reti di acqua, gas ed energia elettrica condominiali.
L'acqua calda sanitaria è prodotta da pompa di calore e boiler. La climatizzazione dell'unità
immobiliare è affidata a n. 3 fancoil, che producono aria calda e fredda, dotati di n. 1 unità
esterna addossata al muro rivolto a est, nella corte comune. I fancoil sono installati nel pranzosoggiorno,
e nelle camere; nei bagni sono presenti termo-arredi alimentati dall'impianto di Acqua
Calda Sanitaria.
La cucina è a gas, alimentata da impianto servito da n. 3 serbatoi condominiali interrati, posti in
area vicina all'ingresso del complesso immobiliare.
A prima vista l'immobile risulta conforme ai titoli abilitativi sopra descritti per consistenza e
distribuzione funzionale degli spazi. Tuttavia sono state riscontrate lievi divergenze, tra stato
concessionato e stato attuale, in alcune dimensioni dei singoli vani, con lieve traslazione di
alcuni tramezzi. La maggior parte di tali divergenze sono rientranti nelle tolleranze ammesse
dall'art. 34bis del DPR 380/01 (come modificato dalla legge n. 105 del 2024), che per immobili
di superficie inferiore ai mq 100, risultano del 5%. Non rientra nelle tolleranze suddette la
differente larghezza del bagno di pertinenza di una delle due camere, che ha attualmente
larghezza di m 1,72, mentre nel progetto approvato di cui alla Concessione 5688/2003 risulta di
m 1,20. Tale difformità risulta sanabile mediante presentazione di una pratica edilizia (ai sensi
dell'art. 136, comma 6 della L.R. Toscana n. 65/2014 e ss. mm. e integrazioni) di Comunicazione
Inizio Lavori Asseverata (detta tardiva) e il pagamento di una sanzione (come meglio descritto nella perizia).