procedura n.52/2020

Codice lotto: LOTTO UNICO

Il posto auto è un box situato al piano seminterrato, adiacente alla cantina. Si accede attraverso una rampa carrabile ma è stata modificata la sua destinazione d’uso pertanto dall’esterno la parte di accesso carrabile è stata chiusa da un muro e l’accesso avviene attraverso una porta blindata. Superficie lorda mq.29,00.
Lo stato attuale del box è difforme dalla planimetria catastale di cui all’atto di compravendita.
Identificato al catasto Fabbricati - Fg. 858, Part. 429, Sub. 8, Zc. 6, Categoria C6, superficie lorda mq.29,00
Confina con rampa di accesso carrabile, VQ1/3 e VQ1, salvo altri.
L’immobile è stato costruito con la Concessione Edilizia rilasciata dal Comune di Roma in data 15/02/1982 n.142/C e con una variante approvata con numero di progetto 97839/86 licenza edilizia n.508/C/91.
Sono riscontrate delle difformità quali la chiusura con un muro dell’ingresso al box con la creazione di una porta e di una finestra, collegamento del box alla cantina attraverso alcune aperture. Pertanto occorre ripristinare lo stato dei luoghi e riportare l’immobile allo stato legittimo.
Non si possono riaprire i termini del condono. Occorre solo ripristinare lo stato dei luoghi.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su villetta sita in Roma, Viale Camillo Sabatini n.150, interno 4, piano S1-T-1-2. L'immobile è composto da un piano terra (soggiorno, pranzo, cucina, disimpegno e bagno), piano primo (tre camere, un bagno e due balconi), piano secondo (una soffitta con bagno) e piano seminterrato (cantina e box). Superficie lorda mq.239.
Identificato al Catasto Fabbricati Fg.858 part.429 sub 4, zc. 6 categoria A7, Graffato 34-7. Confina con strada privata, VQ1/1, VQ1/3, salvo altri.
L'immobile è stato costruito con la Concessione Edilizia rilasciata dal comune di Roma in data 15/02/1982 n.142/C e variante approvata con numero di progetto 97839/86 licenza edilizia n.508/C/91.
Si sono riscontrate delle difformità quali apertura di una porta di collegamento tra soggiorno e disimpegno, spostamento porta del bagno al piano terra per creazione doccia, apertura porte tra il box e la cantina.
Per tali opere è possibile presentare una Cila in sanatoria.
Invece per quanto riguarda la modifica del locale caldaia trasformato in bagno, dell’annessione dell’intercapedine e del bagno al piano soffitta occorre ripristinare lo stato dei luoghi e riportare l’immobile allo stato legittimo.
Non si possono riaprire i termini del condono. Occorre solo ripristinare lo stato dei luoghi.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.