procedura n.1964/2017

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di appartamento con soffitta e cantina siti in Roma (RM), Via Frontone n. 122, piani seminterrato, terra e primo, e di autorimessa, piano seminterrato. Il compendio fa parte di un complesso residenziale costituito da due edifici di abitazioni a schiera in località Giardini di Corcolle e si sviluppa su tre livelli collegati tra loro con scale interne, di cui il piano terra con destinazione d’uso di abitazione mentre il piano primo con destinazione d’uso soffitta da progetto, abusivamente trasformato in abitazione, ed il piano seminterrato con destinazione d’uso autorimessa e cantina, anch’esso abusivamente trasformato in abitazione, il tutto per una superficie convenzionale complessiva, calcolata in base alle destinazioni d’uso di progetto, di mq 84,00 circa. Nell’insieme gli immobili confinano con strada condominiale, unità immobiliari ai sub 2 e 4, salvo altri. L’appartamento, la soffitta e la cantina sono identificati al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 675, p.lla 1062, sub 3, z.c. 6, cat. A/7, cl. 4, consistenza 4,5 vani, superficie catastale totale 59 mq, totale escluse aree scoperte 59 mq, Rendita € 673,98, Via Frontone n. 122 piano T-1-S1. L’autorimessa è identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 675, p.lla 1062, sub 8, z.c. 6, cat. C/6, cl. 13, consistenza 11 mq, superficie catastale totale 13 mq, Rendita € 51,70, Via Frontone n. 122, piano S1. All’esito delle ricerche effettuate dall’Esperto il complesso di cui gli immobili fanno parte risulta edificato in base al progetto n. 4943/2004, approvato nel 2005, per cui tuttavia non risulta rilasciato il relativo permesso di costruire. Non è stato eseguito il collaudo né è stata richiesta l’agibilità. In assenza di autorizzazione edilizia quanto realizzato è da considerarsi totalmente abusivo. L’Esperto ha riscontrato difformità dello stato dei luoghi sia rispetto alle planimetrie catastali depositate sia rispetto al progetto approvato. L’aggiudicatario dovrà poi tenere conto delle conseguenze relative ad eventuali inadempimenti rispetto agli atti d’obbligo stipulati con il Comune di Roma relativamente alle modifiche, aumenti di cubatura ed ai cambi di destinazione d’uso abusivamente realizzati, come meglio evidenziato e descritto nell’elaborato peritale. Tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a totale rischio, carico, cura e spese dell’aggiudicatario. Della complessiva situazione esistente, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione. Si segnala la seguente trascrizione pregiudizievole, antecedente al pignoramento ma successiva all’iscrizione di ipoteca del creditore procedente e non opponibile, non cancellabile con il Decreto di Trasferimento: Domanda Giudiziale trascritta a favore dell’esecutato in data 16/01/2015 ai nn. 4945/4090 di formalità (su Fg. 675 P.lla 1062 Sub 3), relativa al giudizio ex art. 2932 c.c. Tribunale di Roma RG 47244/2014 definito in primo grado con Sentenza n. 17511/2019 del 16/09/2019 di cessata materia del contendere e rigetto. Gli immobili sono occupati dai debitori esecutati che vi abitano. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Piena proprietà di appartamento con soffitta e cantina siti in Roma (RM), Via Frontone n. 122, piani seminterrato, terra e primo, e di autorimessa, piano seminterrato. Il compendio fa parte di un complesso residenziale costituito da due edifici di abitazioni a schiera in località Giardini di Corcolle e si sviluppa su tre livelli collegati tra loro con scale interne, di cui il piano terra con destinazione d’uso di abitazione mentre il piano primo con destinazione d’uso soffitta da progetto, abusivamente trasformato in abitazione, ed il piano seminterrato con destinazione d’uso autorimessa e cantina, anch’esso abusivamente trasformato in abitazione, il tutto per una superficie convenzionale complessiva, calcolata in base alle destinazioni d’uso di progetto, di mq 84,00 circa. Nell’insieme gli immobili confinano con strada condominiale, unità immobiliari ai sub 2 e 4, salvo altri. L’appartamento, la soffitta e la cantina sono identificati al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 675, p.lla 1062, sub 3, z.c. 6, cat. A/7, cl. 4, consistenza 4,5 vani, superficie catastale totale 59 mq, totale escluse aree scoperte 59 mq, Rendita € 673,98, Via Frontone n. 122 piano T-1-S1. L’autorimessa è identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 675, p.lla 1062, sub 8, z.c. 6, cat. C/6, cl. 13, consistenza 11 mq, superficie catastale totale 13 mq, Rendita € 51,70, Via Frontone n. 122, piano S1. All’esito delle ricerche effettuate dall’Esperto il complesso di cui gli immobili fanno parte risulta edificato in base al progetto n. 4943/2004, approvato nel 2005, per cui tuttavia non risulta rilasciato il relativo permesso di costruire. Non è stato eseguito il collaudo né è stata richiesta l’agibilità. In assenza di autorizzazione edilizia quanto realizzato è da considerarsi totalmente abusivo. L’Esperto ha riscontrato difformità dello stato dei luoghi sia rispetto alle planimetrie catastali depositate sia rispetto al progetto approvato. L’aggiudicatario dovrà poi tenere conto delle conseguenze relative ad eventuali inadempimenti rispetto agli atti d’obbligo stipulati con il Comune di Roma relativamente alle modifiche, aumenti di cubatura ed ai cambi di destinazione d’uso abusivamente realizzati, come meglio evidenziato e descritto nell’elaborato peritale. Tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a totale rischio, carico, cura e spese dell’aggiudicatario. Della complessiva situazione esistente, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione. Si segnala la seguente trascrizione pregiudizievole, antecedente al pignoramento ma successiva all’iscrizione di ipoteca del creditore procedente e non opponibile, non cancellabile con il Decreto di Trasferimento: Domanda Giudiziale trascritta a favore dell’esecutato in data 16/01/2015 ai nn. 4945/4090 di formalità (su Fg. 675 P.lla 1062 Sub 3), relativa al giudizio ex art. 2932 c.c. Tribunale di Roma RG 47244/2014 definito in primo grado con Sentenza n. 17511/2019 del 16/09/2019 di cessata materia del contendere e rigetto. Gli immobili sono occupati dai debitori esecutati che vi abitano. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.