procedura n.1434/2018

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di appartamento in Roma (RM), Località Vitinia, Via Argelato n. 99, piani terra e primo (da Progetto ed in Catasto piani S1 e terra), interno 3, e di garage in Roma (RM), Via Argelato n. 103, piano S1 (da Progetto ed in Catasto piano S2). L’appartamento, distribuito su due piani collegati tra loro tramite scala interna, è composto al piano terra (in base al Progetto ed alla planimetria catastale piano S1 con destinazione d’uso cantina, ma trasformato in abitazione) da soggiorno, cucina, bagno ed antibagno, terrazza anteriore e posteriore e al piano primo (in base al Progetto ed alla planimetria catastale piano terra con destinazione d’uso residenziale) da due camere, disimpegno, due bagni e due balconi, per una superficie conv.le complessiva di mq. 103,45 circa. Confina con app.to interno 4, app.to interno 2, distacco su via Argelato, salvo altri. È identificato al catasto Fabbricati del Comune di Roma al Fg. 1125, P.lla 2370, Sub 14, 18 e 24 graffati, z.c. 6, cat. A/7, cl. 5, cons. 5,5 vani, sup. cat. tot. 89 mq., tot. escl. aree scop. 89 mq, Rendita € 965,77, Via Argelato n. 99 piano T-S1 interno 3. Il box auto posto al piano interrato nell’autorimessa condominiale è composto da un unico ambiente, per una superficie conv.le complessiva di mq. 25,00 circa. Confina con boxes sub 32, 33, 42, 43, 35, spazio di manovra, terrapieno, salvo altri. È identificato al catasto Fabbricati del Comune di Roma al Fg. 1125, P.lla 2370, Sub 34, z.c. 6, cat. C/6, cl. 12, cons. 45 mq., sup. cat. 50 mq., Rendita € 181,28, Via Argelato n. 103 piano S2. Il fabbricato di cui gli immobili fanno parte è stato edificato con Progetto n. 212925/87 per cui è stata rilasciata la Concessione Ed. n. 941/C del 18/11/1993 e successivo Progetto di variante n. 35970/94 per cui è stata rilasciata la Concessione Ed. n. 728/C del 17/10/1995. In seguito, è stato presentato ulteriore progetto di variante istanza prot. n. 32617/96 ai sensi dell’art. 15 L. 47/85 rigettata con Determinazione del Comune di Roma – Dip. VI in data 30/04/1997. In base anche all’atto di provenienza Notaio Manzella rep. 101064/6695 del 7/10/1999, successivamente risulta presentata una DIA per concessione di variante prot. n. 52626 del 23/12/1997 di cui, tuttavia, nulla è stato reperito dall’Esperto e rispetto alla quale non è stato possibile effettuare alcun riscontro. Non risulta rilasciato certificato di abitabilità. L’Esperto ha rilevato che lo stato attuale degli immobili non è conforme né al progetto di concessione prot. 35970/94 né alla planimetria catastale del 18/07/1996 in atti. L’Esperto ritiene che i predetti abusi non siano sanabili e che, pertanto, l’aggiudicatario dovrà provvedere a proprio carico, cura e spese a ripristinare gli immobili nello status quo ante legittimato, concessionato ed assentito sia relativamente alla destinazione d’uso che per quanto riguarda i piani delle singole porzioni immobiliari, mentre per gli aumenti di cubatura non ripristinabili potrà procedere, laddove ne ricorrano le condizioni, con i relativi limiti e salvo diversa determinazione degli Uffici competenti, alla cd "fiscalizzazione" degli abusi ai sensi dell'art. 34 del DPR 380/01. Non è stato possibile redigere l’APE. L’immobile è occupato dai debitori esecutati che vi abitano. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale e nell’integrazione depositati in atti.

Piena proprietà di appartamento in Roma (RM), Località Vitinia, Via Argelato n. 99, piani terra e primo (da Progetto ed in Catasto piani S1 e terra), interno 3, e di garage in Roma (RM), Via Argelato n. 103, piano S1 (da Progetto ed in Catasto piano S2). L’appartamento, distribuito su due piani collegati tra loro tramite scala interna, è composto al piano terra (in base al Progetto ed alla planimetria catastale piano S1 con destinazione d’uso cantina, ma trasformato in abitazione) da soggiorno, cucina, bagno ed antibagno, terrazza anteriore e posteriore e al piano primo (in base al Progetto ed alla planimetria catastale piano terra con destinazione d’uso residenziale) da due camere, disimpegno, due bagni e due balconi, per una superficie conv.le complessiva di mq. 103,45 circa. Confina con app.to interno 4, app.to interno 2, distacco su via Argelato, salvo altri. È identificato al catasto Fabbricati del Comune di Roma al Fg. 1125, P.lla 2370, Sub 14, 18 e 24 graffati, z.c. 6, cat. A/7, cl. 5, cons. 5,5 vani, sup. cat. tot. 89 mq., tot. escl. aree scop. 89 mq, Rendita € 965,77, Via Argelato n. 99 piano T-S1 interno 3. Il box auto posto al piano interrato nell’autorimessa condominiale è composto da un unico ambiente, per una superficie conv.le complessiva di mq. 25,00 circa. Confina con boxes sub 32, 33, 42, 43, 35, spazio di manovra, terrapieno, salvo altri. È identificato al catasto Fabbricati del Comune di Roma al Fg. 1125, P.lla 2370, Sub 34, z.c. 6, cat. C/6, cl. 12, cons. 45 mq., sup. cat. 50 mq., Rendita € 181,28, Via Argelato n. 103 piano S2. Il fabbricato di cui gli immobili fanno parte è stato edificato con Progetto n. 212925/87 per cui è stata rilasciata la Concessione Ed. n. 941/C del 18/11/1993 e successivo Progetto di variante n. 35970/94 per cui è stata rilasciata la Concessione Ed. n. 728/C del 17/10/1995. In seguito, è stato presentato ulteriore progetto di variante istanza prot. n. 32617/96 ai sensi dell’art. 15 L. 47/85 rigettata con Determinazione del Comune di Roma – Dip. VI in data 30/04/1997. In base anche all’atto di provenienza Notaio Manzella rep. 101064/6695 del 7/10/1999, successivamente risulta presentata una DIA per concessione di variante prot. n. 52626 del 23/12/1997 di cui, tuttavia, nulla è stato reperito dall’Esperto e rispetto alla quale non è stato possibile effettuare alcun riscontro. Non risulta rilasciato certificato di abitabilità. L’Esperto ha rilevato che lo stato attuale degli immobili non è conforme né al progetto di concessione prot. 35970/94 né alla planimetria catastale del 18/07/1996 in atti. L’Esperto ritiene che i predetti abusi non siano sanabili e che, pertanto, l’aggiudicatario dovrà provvedere a proprio carico, cura e spese a ripristinare gli immobili nello status quo ante legittimato, concessionato ed assentito sia relativamente alla destinazione d’uso che per quanto riguarda i piani delle singole porzioni immobiliari, mentre per gli aumenti di cubatura non ripristinabili potrà procedere, laddove ne ricorrano le condizioni, con i relativi limiti e salvo diversa determinazione degli Uffici competenti, alla cd "fiscalizzazione" degli abusi ai sensi dell'art. 34 del DPR 380/01. Non è stato possibile redigere l’APE. L’immobile è occupato dai debitori esecutati che vi abitano. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale e nell’integrazione depositati in atti.