procedura n.1047/2018 - Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su unità immobiliare con destinazione C/3 (locale laboratorio) sito in Roma alla Via Giovanni da Castel Bolognese nn. 30/32, piano seminterrato, al quale si accede attraverso una scala interna di proprietà con accesso dal cortile condominiale, composto da tre sale, comunicanti tra loro attraverso bucature prive di porta, oltre ad un locale igienico, per una superficie convenzionale di complessivi mq. 146,66. Identificato al N.C.E.U. del Comune di R

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su unità immobiliare con destinazione C/3 (locale
laboratorio) sito in Roma alla Via Giovanni da Castel Bolognese nn. 30/32, piano seminterrato,
al quale si accede attraverso una scala interna di proprietà con accesso dal cortile condominiale,
composto da tre sale, comunicanti tra loro attraverso bucature prive di porta, oltre ad un locale
igienico, per una superficie convenzionale di complessivi mq. 146,66.
Identificato al N.C.E.U. del Comune di Roma al foglio n. 791, particella 164, sub 2, z.c. 3,
categoria C/3, classe 2, consistenza 164, superficie catastale 167 mq, rendita catastale €
1.448,35, piano S1.
Confina con: distacco su due lati su Via Giovanni da Castel Bolognese, distacco su zona
condominiale, salvo altri.
L’immobile non risulta regolare per la legge 47/1985. La costruzione è antecedente al
01/09/1967. L’immobile non risulta agibile.
Il CTU ha rilevato che non sussiste la corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria
catastale. Le difformità riscontrate riguardano una diversa conformazione della sagoma
perimetrale sia rispetto alla planimetria catastale attuale sia al progetto originario con lic. 110 del
26/11/1914. Inoltre esiste difformità nella consistenza dell’immobile: con il rilievo dello stato di
fatto la superficie risulta essere circa 146,66 mq lordi mentre nella visura catastale viene riportata
una superficie pari a mq 167. Per sanare tali difformità occorre presentare agli uffici competenti
una SCIA in sanatoria oltre che la successiva variazione catastale. L’immobile non è in buono stato conservativo, anzi necessita di una profonda e completa
ristrutturazione in tutte le sue parti, dalla pavimentazione al restauro delle pareti, agli impianti
elettrico ed idraulico. Il locale è attualmente adibito alla lavorazione della cromatura dei metalli
ed è ingombro da macchinari e materiali utilizzati per detta attività.
Non è stato possibile reperire la conformità dell’impianto elettrico, dell’impianto termico e
dell’impianto idrico.
La vendita potrebbe essere soggetta ad IVA.
Stato di occupazione: occupato dalla società debitrice, IN CORSO DI LIBERAZIONE CHE
SARA’ ESEGUITA ALL’AGGIUDICAZIONE.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.