Quota pari a 100/100 del diritto di piena proprietà dell’appartamento con cantina sito in Roma, Via Danilo Stiepovich n. 275, scala B, interno 1, piano T-S1. L’appartamento risulta composto da ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere, servizi, corridoio ed un ripostiglio con soffitto ribassato, perché sotto la chiostrina interna del palazzo. Vi si entra tramite il vano scale direttamente dal cortile del palazzo, accessibile dalla Via Stiepovich. Al piano interrato si trova la cantina pertinenziale,

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 100/100 del diritto di piena proprietà dell’appartamento con cantina sito in Roma, Via Danilo Stiepovich n. 275, scala B, interno 1, piano T-S1. L’appartamento risulta composto da ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere, servizi, corridoio ed un ripostiglio con soffitto ribassato, perché sotto la chiostrina interna del palazzo. Vi si entra tramite il vano scale direttamente dal cortile del palazzo, accessibile dalla Via Stiepovich. Al piano interrato si trova la cantina pertinenziale, interno 1B, identificata catastalmente ma non corrispondente alla cantina occupata dal debitore. Si precisa che la consistenza calcolata corrisponde a quella della cantina visionata in sede di sopralluogo, che graficamente è equivalente a quella disegnata in planimetria catastale. Il cespite risulta censito al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1079, particella 958, subalterno 16, categoria A/2, piano T-S1, zona censuaria 7, classe 2, consistenza 5,5 vani, superficie catastale 90 mq, rendita euro 710,13. Non vi è corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale esistente. L’appartamento confina a partire da nord in senso orario con: dapprima Via Stiepovich, poi il cortile condominiale, quindi vano scala condominiale, quindi altra unità all’int. 4, infine di nuovo con Via Stiepovich, salvo altri. La cantina pertinenziale int. 1B (catastale) confina dapprima con cantina int. 11B, quindi distacchi su due lati, poi il passaggio condominiale, infine di nuovo con la cantina int. 11B. L'immobile non risulta regolare per la legge n° 47/1985. La costruzione non è antecedente al 01/09/1967. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. Per il rilascio della licenza edilizia è stato stipulato Atto d'obbligo a favore del Comune di Roma, del Notaio Vincenzo Papi, del 16/04/1974, rep. 20413/9318, trascritto presso la CRRII di Roma 1 il 03/05/1974 ai nn.27995/22783, registrato a Roma il 2/5/1974, per il mantenimento delle destinazioni d'uso, dei giardini, del parcheggio. Risulta una domanda di identificazione di condono edilizio presentata all'Ufficio Condono in data 17/1/25, con esito negativo del 20/1/25 rispetto all'esistenza di pratiche di condono pendenti. Inoltre, è emerso che l'immobile è stato costruito in forza di: 1. Licenza edilizia n.3127 del 14/12/1968, rilasciata su progetto n.27127 del 12/06/1968, per la realizzazione di edificio residenziale con due negozi al piano terra in luogo dell'appartamento in oggetto; 2. Licenza edilizia n.407 del 10/03/1971, rilasciata su progetto n.42800 del 20/10/1969, nella quale compare un appartamento, oltre ai negozi; 3. Licenza edilizia n.911 del 02/07/1974, rilasciata su progetto n.41826 del 10/11/1971 e nuovi tipi del 27/12/1973 approvati in data 09/05/1974; 4. Progetto n.12074 del 25/03/1976, senza licenza rilasciata, con il disegno dell'appartamento sui nuovi tipi del 05/04/1976, prot.13669, approvati in data 12/10/1982, ma mai perfezionata. Si precisa che è stato chiesto il perfezionamento della pratica al Dipartimento Pianificazione ed Attuazione Urbanistica in data 16/01/2025, con il prot.QI/2025/0012112 del 20/1/25, senza ricevere alcuna risposta. L'analisi della corrispondenza tra stato dei luoghi e progetto depositato è lacunosa, come meglio specificato nell'elaborato peritale in atti.L’immobile risulta occupato dal debitore esecutato come abitazione principale, pertanto non potrà emettersi l’ordine di liberazione prima del decreto di trasferimento.Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.