procedura n.278/2018 - Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà sull’appartamento uso residenziale, interno 2, piano Terra, composto da soggiorno a vista, disimpegno, cucina, una camera da letto, bagno e 2 balconi scoperti a livello, per complessivi mq. 83,75 commerciali. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 295, Part. 187, Sub. 502, Zc. 6 Categoria A4 Cl.6, Cons. 4 vani, Superficie catastale 92 mq Rendita € 454,88 Piano Terra. Confina con vano scala, appartamento interno 1, distacco su

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà sull’appartamento uso residenziale, interno 2, piano Terra, composto da soggiorno a vista, disimpegno, cucina, una camera da letto, bagno e 2 balconi scoperti a livello, per complessivi mq. 83,75 commerciali. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 295, Part. 187, Sub. 502, Zc. 6 Categoria A4 Cl.6, Cons. 4 vani, Superficie catastale 92 mq Rendita € 454,88 Piano Terra. Confina con vano scala, appartamento interno 1, distacco su area comune su 2 lati, distacco verso Via Castel San Pietro Romano, salvo altri. L'immobile non risulta regolare per la legge n° 47/1985. Risulta edificato negli anni ‘70 in assenza di Concessione Edilizia pertanto è stata presentata dal dante causa dell'esecutato, la domanda di condono Prot. n. 85756/2 del 07/05/1987 ai sensi della Legge 47/85, per la quale è stata presentata integrazione di documentazione con prot. n. 87996 del 24/05/2010. Dall'esame della domanda di condono si evince che la superficie netta e calpestabile di sanatoria è pari a mq. 66,89 ad uso residenziale e mq. 61,53 ad uso non residenziale. La definizione del condono necessità di ulteriore integrazione documentale per il rilascio della Concessione in Sanatoria con verifica della completezza dei versamenti eseguiti. Inoltre alcune difformità sono regolarizzabili presentando una pratica edilizia in sanatoria (scia) mentre altre difformità richiedono il ripristino del corretto perimetro di proprietà; i costi sono stimati in perizia. L'immobile non risulta agibile, non è stato rinvenuto alcun Certificato di agibilità. L’immobile risulta abitato dal debitore esecutato che lo utilizza come dimora abituale. La liberazione potrà essere richiesta all’atto del trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti