procedura n.684/2020 - Quota pari al 100/100 (1/1) del diritto di piena proprietà sull’immobile – Magazzino, ubicato a Roma (RM) avente accesso principale, pedonale e carrabile da Via dei Minatori n. 2/C ed accesso secondario, pedonale e d’emergenza su Via dei Genieri n. 153, identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 881, Particella 2444, Subalterno 501, Zona censuaria 6, Categoria C2, classe 5, consistenza 323 mq., superficie catastale 379 mq., rendita €. 700,63; confinante con Particella n. 33,

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari al 100/100 (1/1) del diritto di piena proprietà sull’immobile – Magazzino, ubicato a Roma (RM) avente accesso principale, pedonale e carrabile da Via dei Minatori n. 2/C ed accesso secondario, pedonale e d’emergenza su Via dei Genieri n. 153, identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 881, Particella 2444, Subalterno 501, Zona censuaria 6, Categoria C2, classe 5, consistenza 323 mq., superficie catastale 379 mq., rendita €. 700,63; confinante con Particella n. 33, particella n. 486, Via dei Minatori, salvo altri.
L’immobile sviluppantesi al piano interrato, è composto da accesso tramite ampio cancello carrabile automatico e larga rampa da Via dei Minatori, n. 2/c, area cortilizia, ingresso al locale magazzino dotato altresì di uscita secondaria pedonale e di sicurezza, su Via dei Genieri, attraverso un corridoio interrato.
Nello stato attuale, il magazzino, adibito anche ad esercizio di vendita all’ingrosso ed uffici, è stato suddiviso in ambienti con pareti in cartongesso e pareti mobili in alluminio, vetro e formica; sono stati realizzati dei bagni con anti-bagno a modifica dell’unico ambiente rappresentato nella planimetria oggetto di Condono Edilizio in Sanatoria, di cui alla Concessione Edilizia n.43205/2000 con destinazione d'uso magazzino.
L’attuale utilizzo è di uffici e sala riunioni al servizio di un magazzino di deposito (vedasi Tav.1 App.”B” perizia di stima in atti). Oltre alla realizzazione delle partiture interne, è stato realizzato un abusivo ampliamento del locale annettendo l’intercapedine posta a protezione del muro contro terra.

Pertanto, anche al fine di rendere conforme l’immobile agli strumenti urbanistici, dovrà essere ripristinata l’intercapedine con il suo spazio e la consistenza dell’immobile, come da autorizzazione comunale di cui alla Concessione in sanatoria. Come riportato nella perizia di stima, il fabbricato di cui fa parte l’immobile oggetto di Esecuzione Immobiliare è stato edificato in forza del Progetto approvato n. 37426 del 1988 e Certificato di agibilità rilasciato dal Comune di Roma n. 109 del 13/07/1993; l’odierna destinazione d’uso è stata legittimata dalla Concessione Edilizia in sanatoria n.248216 del 24/11/2000, registrata il 27/02/1995 con prot. n. 43205/000 (vedasi ALL. “E”). Dal confronto tra lo stato dei luoghi, rilevato e graficizzato dallo scrivente, e la planimetria catastale allegata al fascicolo della suddetta Concessione Edilizia in Sanatoria, sono emerse le seguenti difformità: 1. Ampliamento della superficie utile del locale magazzino verso l’intercapedine indicata nella planimetria catastale allegata al condono; 2. Spostamento dell’ingresso di ca. 1,60 ml verso l’interno dei locali, con sottrazione di superficie utile residenziale, in favore della rampa di accesso al locale; 3. Realizzazione di un ingresso secondario comunicante con l’intercapedine oggetto di ampliamento cosi come indicato al punto 1; 4. diversa distribuzione degli spazi interni, aventi funzione di adibire il locale alla destinazione d'uso di magazzino e di vendita. Le difformità sopra indicate sono state graficizzate nella tavola n.2 in APP. “B” della perizia di stima, dove oltre al rilievo dello stato dei luoghi sono state indicate con colore rosso le difformità edilizie.
Formalità pregiudizievoli: nessuna.
Stato di occupazione: libero.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti