procedura n.1996/2016 - Quota pari al 100% della piena proprietà di appartamento ad uso civile abitazione composto n. 8 vani catastali (ATTICO). L’immobile oggi è così composto: due ingressi, due soggiorni di cui uno comprensivo di cucina “aperta”, un corridoio, due bagni di cui uno comprensivo di un locale di servizio, una seconda cucina con tinello, tre camere, un terrazzo a livello (lastrico solare) prospiciente le due succitate vie, il tutto per una Superficie convenzionale complessiva: 236,00 mq. L’esperto descriv

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari al 100% della piena proprietà di appartamento ad uso civile abitazione composto n. 8 vani catastali (ATTICO). L’immobile oggi è così composto: due ingressi, due soggiorni di cui uno comprensivo di cucina “aperta”, un corridoio, due bagni di cui uno comprensivo di un locale di servizio, una seconda cucina con tinello, tre camere, un terrazzo a livello (lastrico solare) prospiciente le due succitate vie, il tutto per una Superficie convenzionale complessiva: 236,00 mq. L’esperto descrive che per l’immobile oggetto di procedura non vi è corrispondenza tra la planimetria catastale esistente e lo stato dei luoghi e che le difformità riscontrate consistono nella diversa distribuzione degli spazi interni, nella modifica di due pareti finestrate, nella chiusura di una finestra e nell'apertura di una finestra. L'aggiornamento della planimetria catastale richiede la presentazione, all'Agenzia delle entrate, della dichiarazione di variazione (DOCFA) supportata dal titolo abilitativo edilizio, attualmente inesistente. Con riferimento al progetto allegato all'ultima domanda di sanatoria edilizia, non esiste corrispondenza con lo stato dei luoghi. Le difformità riscontrate consistono in: 1) diversa distribuzione degli spazi interni attuata per mezzo della demolizione e ricostruzioni di tramezzi; intervento ricadente nella categoria di Manutenzione Straordinaria c.d. leggera, subordinato alla CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) di cui al DPR 380/2001 art. 3, c.1, lett. b) e art. 6bis, per il quale il debitore esecutato non ha fornito la ricevuta della comunicazione né ha presentato comunicazione in sanatoria. 2) cambio di destinazione d'uso all'interno della stessa categoria funzionale da ripostiglio esterno a cucina ed aumento della superficie utile (inferiore al 15% della totale) attuata per mezzo dell’inglobamento della superficie accessoria del balcone ubicato tra la cucina e il ripostiglio interno, interventi ricadenti nella categoria di "Restauro e Risanamento conservativo" subordinati alla SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) di cui al DPR 380/2001 art. 23bis, per i quali il debitore esecutato non ha fornito la ricevuta della comunicazione né ha presentato comunicazione in sanatoria. 3) modifica dell'aspetto esteriore dell’edificio attuata per mezzo della chiusura di un vano finestra sul fronte del terrazzo, di due vani di passaggio dall’ex balcone di cui al punto 2) e della trasformazione (per dimensioni) di alcuni vani finestra esistenti; interventi tutti ricadenti nella categoria di Ristrutturazione edilizia RE2 (c.d. pesante) di cui al DPR 380/2001 art. 10, c.1, lett. c) e artt. 20 e 23, c. 1, lett. a). L’architetto incaricato della stima del bene segnala, inoltre, che: “L'immobile presenta un'altezza media interna netta pari a circa m. 2,35, non conforme a quanto previsto dal vigente Regolamento edilizio del Comune di Roma per le abitazioni.