procedura n.267/2021 - Piena e intera proprietà (100/100) di appartamento adibito a civile abitazione, sito in Roma, zona sud est, all'esterno del G.R.A., denominata Borghesiana-Finocchio e precisamente in via di Vermicino n. 186, scala U, interno 4, piano T-2. L’immobile, sito al piano secondo di una palazzina di tre piani fuori terra senza ascensore, è composta da soggiorno, cucina, bagno, due camere, un terrazzo e un balcone, con annessa corte esterna ad uso esclusivo e due posti auto, di cui uno coperto e uno scop

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena e intera proprietà (100/100) di appartamento adibito a civile abitazione, sito in Roma, zona sud est, all'esterno del G.R.A., denominata Borghesiana-Finocchio e precisamente in via di Vermicino n. 186, scala U, interno 4, piano T-2. L’immobile, sito al piano secondo di una palazzina di tre piani fuori terra senza ascensore, è composta da soggiorno, cucina, bagno, due camere, un terrazzo e un balcone, con annessa corte esterna ad uso esclusivo e due posti auto, di cui uno coperto e uno scoperto, situati al piano terra, il tutto in buono stato di conservazione e per una superficie convenzionale complessiva di 162,53 mq2 (l’abitazione 93 mq2, giardino 46,80 mq2, terrazza e balcone scoperto 12,08 mq2, posto auto 4,35 mq2, altro posto auto 6,30 mq2); identificato in NCEU urbano di Roma al foglio 1032, part. 84, sub 6, zona censuaria 6, classe 3, cat. A/2, rendita Euro 604,25. Confina con Via di Vermicino a est, vano scala e distacco altri fabbricati sui 3 lati nord, sud e ovest. L'area scoperta di uso esclusivo al piano terreno confina con via di Vermicino, posti auto sub.6, sub.501, sub.502 e distacchi da altri fabbricati. Il posto auto contrassegnato con il n.1 confina con altra proprietà sub.502, sub.501 e sub.8; Il posto auto contrassegnato con il n.2 confina con distacco da altro fabbricato, sub 8, area cortilizia esterna stessa proprietà. L'immobile è stato costruito senza licenza edilizia, ma condonato con istanza del 4/10/86 n. 205255 sot.2 e relativa concessione in sanatoria n.196972 del 13/10/1999 per 102,02 mq (per 88,39 mq residenziali e 22,72 non residenziali), certificato di abitabilità rilasciato con il n.1391/2002 del 20/06/2002. Immobile privo di APE e di certificazione degli impianti. Rispetto agli atti e alle planimetrie catastali risultano difformità in termini di metratura (37,8 mq contro i 22,72 mq di S.N.R. dichiarati nella concessione in sanatoria) e diversa distribuzione delle tramezzature interne, nella posizione e nella dimensione delle finestre su lato nord, nonché, sulla terrazza che si apre sul soggiorno sul lato ovest, è oggi presente una tettoia realizzata in struttura metallica coperta con pannelli ondulati in pvc tipo finta tegola di circa 18 mq. Si tratta di irregolarità e abusi riconducibili, ai fini della regolarizzazione, alla categoria di interventi edilizi RE2 ex art.9, comma 5, delle NTA del NPRG di Roma; la normativa prevede il deposito di una S.C.I.A. alternativa al Permesso di costruire a sanatoria per Accertamento di Conformità ex art. 36 del DPR 380/01. i cui costi sono di seguito calcolati:
- Reversale per i diritti di istruttoria per la SCIA pari a Euro 501,24;
- Sanzione amministrativa per opere interne senza titolo (interventi di categoria RC e MS, di cui all’art. 9 delle NTA del PRG) pari a € 1.000,00 ex art.6bis, punto 5, del DPR 380/01; - Sanzione, che si stima in € 4.000,00 per la modifica delle finestre, la realizzazione di tettoia sulla terrazza e la maggiore superficie non residenziale rispetto a quella condonata (sanzione pari a tre volte il contributo sul costo di costruzione - come derivante da apposito computo metrico estimativo che verrà redatto sotto forma di perizia giurata da un professionista abilitato);
- Successivo riaccatastamento con aggiornamento della planimetria catastale dell'immobile € 500,00;
- Costi tecnici per la presentazione delle pratiche e delle asseverazioni si stimano in euro 5.000,00;
I costi così calcolati si stimano in totale circa euro 11.000,00;
Occupato dalla parte esecutata che vi abita (il rilascio non potrà essere disposto prima del decreto di trasferimento). Il tutto meglio descritto nell’elaborato peritale in atti.