procedura n.1380/2019 - Piena proprietà di porzione di villino con corte esclusiva ed accesso indipendente sito in Roma (RM), Via Mongiuffi Melia n. 35, int. 2, piani S1-T-1. La porzione di villino, distribuita su tre livelli collegati da scala interna, è composta al piano seminterrato (urbanisticamente e catastalmente cantina) da ingresso con soggiorno, cucina e bagno, piccola corte esterna con tettoia e rampa di scale che conduce al piano superiore; al piano terra, con ingresso carrabile sulla corte, da camera con ca

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di porzione di villino con corte esclusiva ed accesso indipendente sito in Roma (RM), Via Mongiuffi Melia n. 35, int. 2, piani S1-T-1. La porzione di villino, distribuita su tre livelli collegati da scala interna, è composta al piano seminterrato (urbanisticamente e catastalmente cantina) da ingresso con soggiorno, cucina e bagno, piccola corte esterna con tettoia e rampa di scale che conduce al piano superiore; al piano terra, con ingresso carrabile sulla corte, da camera con cabina armadio (urbanisticamente e catastalmente cucina), cameretta e bagno con balcone; al piano primo (urbanisticamente e catastalmente soffitta – lavatoio e sottotetto non praticabile) da due camere e bagno oltre a sottotetto non abitabile ad uso deposito, il tutto per una superficie convenzionale complessiva di mq 113,72 circa. Confina da nord con unità immobiliare sub 3 della p.lla 4924, distacco su Via Mongiuffi Melia, aree esterne ed interne dei sub 9 e 17 della p.lla 4924, salvo altri. È identificata al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1022, p.lla 4924, sub 2, z.c. 6, cat. A/7, cl. 4, consistenza 5 vani, superficie catastale totale 78 mq, totale escluse aree scoperte 78 mq, Rendita € 748,86, Via Mongiuffi Melia n. 35 piano S1-T-1 interno 2. Il complesso di cui l’immobile fa parte è stato edificato in forza della Concessione edilizia n. 1376/C del 20/11/2002, del Permesso di Costruire in Variante n. 409 del 16/04/2004 e della successiva DIA prot. 25435 del 22/04/2004. Non risulta essere stato richiesto il Certificato di Agibilità. L’Esperto evidenzia di non aver potuto accertare la conformità dell'immobile. L’Esperto, tuttavia, nell’ipotesi che la planimetria catastale depositata corrisponda al progetto edilizio della DIA del 2004, ha riscontrato difformità relative ai vari cambi di destinazione d’uso abusivamente realizzati, peraltro anche in contrasto con gli Atti d’Obbligo, che ritiene non sanabili e per cui evidenzia la necessità di interventi di riduzione in pristino nello status quo ante legittimato ed assentito e successivo nuovo accatastamento, nonché difformità relative alle modifiche ed alla diversa distribuzione degli ambienti interni e delle finestrature effettuate senza autorizzazione che ritiene sanabili con SCIA e successivo nuovo accatastamento, il tutto a cura e spese dell’aggiudicatario. Si segnalano: Atto d’obbligo edilizio Notaio Franco del 12/03/2002, Rep. 103659/9732, trascritto a Roma 1 il 05/04/2002 ai nn. 35807/23501 di formalità, Atto d’obbligo edilizio Notaio Franco del 12/03/2002, Rep. 103660/9733, trascritto a Roma 1 il 05/04/2002 ai nn. 35808/23502 di formalità e Atto d’obbligo edilizio Notaio Sbardella del 24/03/2004, Rep. 79775/17623, trascritto a Roma 1 il 25/03/2004 ai nn. 29578/19451 di formalità. Non sono presenti Dichiarazioni di Conformità degli impianti. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle criticità, della mancanza di garanzia e dei rischi relativi alla incertezza circa la reale situazione in merito alla regolarità urbanistica, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, come meglio precisato in perizia, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE considerato lo stato di fatto ed in mancanza della necessaria documentazione. L’immobile è occupato dal debitore esecutato che vi abita. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento. Oneri per rimozione di eventuali mobili relitti saranno a carico dell’aggiudicatario.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.