procedura n.1372/2018

Codice lotto: LOTTO UNICO

Quota pari a 1/1 del diritto di PROPRIETA’ SUPERFICIARIA su compendio immobiliare sito in
Roma, Via Monteciccardo 25 e precisamente del fabbricato 7A: - posto auto coperto al piano S1, interno n. 13, scala B (accessi da via Monte Urano n. 47 e Via Apecchio n. 7) per una superficie convenzionale complessiva di mq 2,75; identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 134, particella 1695, sub 46, z.c. 6, cat. catastale C/6, classe 12, consistenza 10 mq, superficie catastale Totale: 9 mq, R.C. Euro 40,28, piano S1. Confina con i posti auto n. 14 e n. 12, con l’area di manovra e con il vano scala, salvo altri.
Il fabbricato in cui insiste il compendio in trattazione è stato realizzato in forza di concessione edilizia n.
137/C del 12/02/1983 e successiva concessione edilizia n. 2840/c del 24/12/1983 per variante in corso
d’opera. È stato rilasciato certificato di agibilità n. 76 del 24/04/1985.
Si evidenzia che l’area su cui è stato realizzato il fabbricato di cui è parte il compendio immobiliare
in trattazione è stata concessa dal Comune di Roma in diritto di superficie per anni 99 in forza della
Convenzione ai sensi dell’art. 35 della L. 865/1971 a rogito Notaio Giuseppe Troili del 20/12/1983
rep 4544, registrato il 05/01/1984 al n. 1883 serie 1/A, trascritta presso Agenzia del Territorio di Roma 1
in data 06/01/1984 al n. 1986 di formalità e variata in data 18/12/2008, ove risultano indicati altresì
criteri per la determinazione del cd prezzo massimo di cessione e del canone massimo di locazione
degli alloggi; si precisa che la parte acquirente in sede di asta rimane obbligata per sé e i propri aventi
causa alle prescrizioni, clausole, patti, condizioni e limitazioni di cui alla citata Convenzione.
L’immobile è occupato dall’esecutato che vi abita. Liberabile al decreto di trasferimento secondo le
modalità di cui all’art. 560 c.p.c.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Quota pari a 1/1 del diritto di PROPRIETA’ SUPERFICIARIA su compendio immobiliare sito in Roma, Via Monteciccardo 25 e precisamente del fabbricato 7A: - appartamento posto al piano sesto, interno 17, scala B, composto da ingresso/soggiorno, cucina, un bagno, una camera e un disimpegno, un balcone (loggia) per complessivi mq. 70,05 di superficie convenzionale (di cui mq 2,55 per balcone/loggia), con annessa cantina posta al piano S1 e contraddistinta con interno n. 17 con superficie convenzionale di mq 2,00. Il tutto identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 134, particella 1695, sub 41, z.c.
6, categoria A/3, classe 3, consistenza 4 vani, superficie catastale Totale 74 mq (Tot. escluso aree scoperte 72 mq) R.C. Euro 671,39, Piano 6-S1. L’appartamento confina con altre unità immobiliari (int. 16 e int. 18) e con vano scale, salvo altri. La cantina annessa confina con le cantine n. 18 e n. 16, con vano scale e con il passaggio comune (corridoio di accesso), salvo altri. Il fabbricato in cui insiste il compendio in trattazione è stato realizzato in forza di concessione edilizia n. 137/C del 12/02/1983 e successiva concessione edilizia n. 2840/c del 24/12/1983 per variante in corso d’opera. È stato rilasciato certificato di agibilità n. 76 del 24/04/1985. Si evidenzia che l’area su cui è stato realizzato il fabbricato di cui è parte il compendio immobiliare in trattazione è stata concessa dal Comune di Roma in diritto di superficie per anni 99 in forza della Convenzione ai sensi dell’art. 35 della L. 865/1971 a rogito Notaio Giuseppe Troili del 20/12/1983
rep 4544, registrato il 05/01/1984 al n. 1883 serie 1/A, trascritta presso Agenzia del Territorio di Roma 1
in data 06/01/1984 al n. 1986 di formalità e variata in data 18/12/2008, ove risultano indicati altresì
criteri per la determinazione del cd prezzo massimo di cessione e del canone massimo di locazione
degli alloggi; si precisa che la parte acquirente in sede di asta rimane obbligata per sé e i propri aventi
causa alle prescrizioni, clausole, patti, condizioni e limitazioni di cui alla citata Convenzione.
L’immobile è occupato dall’esecutato che vi abita. Liberabile al decreto di trasferimento secondo le
modalità di cui all’art. 560 c.p.c.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.