procedura n.732/2020 - Piena proprietà di appartamento sito in Roma (RM), Via Domenico Berti n. 90, piano terra. L’appartamento è composto da soggiorno con angolo cottura, una camera (attualmente senza finestra), un bagno (vani oggetto di istanza di condono n. 87/127106, sot. 4, ancora in lavorazione e non concessionata) e da un ripostiglio con accesso dalla camera cieca, una corte esclusiva (sub. 508) parzialmente coperta da tettoia in legno, una camera con finestra con accesso esterno dalla corte esclusiva e porzion

Codice lotto: LOTTO UNICO

Piena proprietà di appartamento sito in Roma (RM), Via Domenico Berti n. 90, piano terra. L’appartamento è composto da soggiorno con angolo cottura, una camera (attualmente senza finestra), un bagno (vani oggetto di istanza di condono n. 87/127106, sot. 4, ancora in lavorazione e non concessionata) e da un ripostiglio con accesso dalla camera cieca, una corte esclusiva (sub. 508) parzialmente coperta da tettoia in legno, una camera con finestra con accesso esterno dalla corte esclusiva e porzione in ampliamento del bagno esistente (vani abusivi realizzati senza titolo e non oggetto della istanza di condono di cui sopra), per una superficie convenzionale complessiva di 68,80 mq circa. Confina a nord-ovest con altro fabbricato ad uso abitativo (part. 295), a nord-est con Via Domenico Berti, a sud-est con abitazione al civico 92 ed a sud-ovest con affaccio su parte della Riserva Naturale dell'Insugherata (part. 392), salvo altri. E’ identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 190, p.lla 99, sub 501 graffato con sub 508, z.c. 5, cat. A/4, cl. 3, consistenza 3,5 vani, superficie catastale totale 63 mq, totale escluse aree scoperte 58 mq, Rendita € 524,20, Via Domenico Berti n. 90, piano T. Riguardo la regolarità urbanistica l’Esperto evidenzia di aver reperito, a seguito delle verifiche effettuate, Modello 1 e Scheda di accertamento della proprietà catastale n. 5891921 del 1940 in cui viene rilevata la costruzione abusiva, risalente al 1933, di un immobile cat. C/2, classe 4, di 17,00 mq. Per l'immobile in oggetto è stata poi presentata istanza di condono n. 87/127106, sot. 4, ancora in lavorazione e non concessionata. Allo stato attuale delle pratiche edilizie l'immobile risulta, quindi, ancora non regolare dal punto di vista urbanistico, ma, previa verifica da parte degli uffici competenti l’Esperto ritiene che la pratica di condono può essere perfezionata allo scopo di ottenere concessione edilizia in sanatoria dei 39,71 mq di superficie ad uso abitativo. Non risulta rilasciato il Certificato di Agibilità. Sono state rilevate svariate difformità ed abusi su edificio vincolato ai sensi del Dlgs 42/2004 meglio rappresentati e descritti nell’elaborato peritale, alcuni dei quali ritenuti sanabili dall’Esperto ed altri non sanabili che dovranno essere demoliti e rimossi con ripristino nello stato quo ante, il tutto a totale carico, cura e spese dell’aggiudicatario. Ogni problematica e/o questione relativa o comunque dipendente da quanto sopra, tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a cura, spese e totale carico dell’aggiudicatario, come meglio indicato in perizia. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle criticità, della mancanza di garanzia e dei rischi relativi alla incertezza circa la reale situazione in merito alla regolarità urbanistica, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per il ripristino e la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, come meglio precisato in perizia, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione. L’immobile è occupato dai debitori esecutati e dai familiari che vi abitano. Non potrà essere disposto il rilascio prima del decreto di trasferimento.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.